Collaborazione fra la Rete dei Musei d’Arte del Mendrisiotto e l’Accademia di architettura Mendrisio – Università della Svizzera Italiana, Laboratorio di Psicogeografia di Gianni Biondillo.
Rinforzare il sentimento di una comune appartenenza geografica e agevolare l’accesso ai musei, incoraggiando un ampio pubblico a spostarsi tra le istituzioni di tutto il Mendrisiotto, figurano tra gli obiettivi principali della Rete MAM.
È nata così l’idea di unirsi al laboratorio di psicogeografia diretto dall’architetto e scrittore Gianni Biondillo, docente all’Accademia di architettura Mendrisio.
La Psicogeografia è una pratica transdisciplinare che indaga il territorio attraversandolo rigorosamente a piedi, con una modalità di approccio lento. L’esperienza fisica, emotiva, estetica che ne risulta serve a superare il pregiudizio nei riguardi di uno spazio erroneamente reputato “banale”, prevedibile, scontato, per giungere a una consapevolezza nuova nei riguardi del paesaggio quotidiano, palinsesto dove si depositano i significati e i sogni delle popolazioni che lo hanno abitato e che tutt’ora lo abitano.
Sabato 15 maggio 2021, applicando il metodo d’indagine psicogeografico, un gruppo di studenti dell’Accademia di architettura, accompagnato da Gianni Biondillo e Enrico Sassi, ha percorso, a piedi, una parte del territorio, da Chiasso a Ligornetto, Rancate e Mendrisio, attraversando realtà varie, urbane, e naturalistiche, elaborando e confrontandosi con l’idea di un “Museo Diffuso del Mendrisiotto”, dove la rete dei cinque musei esistenti fornisce i punti d’interesse peculiari per comprendere la complessità e la ricchezza culturale.
Partiti dal m.a.x. museo di Chiasso per proseguire verso il Parco Gole della Breggia, Mezzana e il Parco Valle della Motta, nel pomeriggio gli studenti hanno raggiunto Genestrerio e la Chiesa di Sant’Antonio per poi continuare verso il Museo Vincenzo Vela a Ligornetto, la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate, il Museo d’arte Mendrisio, concludendo la giornata al Teatro dell’architettura Mendrisio. Il ritmo tipico di una escursione e il conseguente movimento dei corpi hanno invitato gli studenti a considerare i musei esistenti come elementi integranti e necessari del paesaggio psicogeografico, caratterizzato da collegamenti e relazioni.
Da questa esperienza sono nate delle interpretazioni e delle narrazioni – attraverso testi, video, audio o fotografie – che raccontano il territorio e i musei. I risultati di questi lavori, elaborati durante e dopo la passeggiata, sono disponibili nel sito internet dedicato alla “Psicogeografia e narrazione del territorio” del corso dell’Accademia di architettura : www.psicogeografia.com.
Qualche foto della giornata: