ACCESSORI DI CLASSE. Complementi di moda tra uso quotidiano e identità sociale 1830-1930

Mostra a cura di Elisabetta Chiodini con Mariangela Agliati Ruggia.

Da sempre considerati fondamentali per completare l’abbigliamento, cappelli, borse, scarpe, guanti, bastoni, ombrelli, fazzoletti e ventagli non sono solo oggetti d’uso che da secoli ci accompagnano nella nostra quotidianità ma sono anche elementi che contribuiscono a definire lo status e l’appartenenza sociale degli uomini e delle donne che li indossano o che li utilizzano. Spesso associati al lusso e al potere, gli accessori di moda, grazie alle loro fogge ricercate e alla raffinatezza e alla preziosità dei materiali con cui sono realizzati, sottolineano però anche l’irriducibile unicità dei loro possessori.

Attraverso un confronto serrato con la loro rappresentazione nelle opere d’arte dell’epoca, la mostra si propone di illustrare la storia e l’evoluzione di diverse tipologie di accessori e complementi di moda tra gli anni trenta dell’Ottocento e i primi tre decenni del Novecento. Un arco di tempo, quello preso in esame dall’esposizione, che coincide in gran parte con quello che, non a caso, è stato definito il “secolo della borghesia”.

Ad importanti ritratti di rappresentanza, a vivaci e ­ animate scene di genere, a manifesti pubblicitari, figurini, cataloghi di vendita e riviste di moda, lungo il percorso espositivo fanno da controcanto oggetti reali. Oggetti che non sono quasi mai semplici manufatti d’uso ­ quotidiano ma veri e propri testimoni del gusto e della società del tempo, oltre che esempi di grande qualità artigianale.

Dedicata alla produzione e al commercio di cappelli e borse in Ticino tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, la sezione finale della mostra si chiude con la figura della stilista Elsa Barberis. Le forme semplificate e moderne dei suoi abiti segnano infatti l’inizio di una nuova stagione della moda e inaugurano una nuova maniera di disegnare e vivere gli accessori.

Tra gli oltre 200 oggetti esposti figurano una sessantina di dipinti e sculture provenienti da collezioni pubbliche e private di autori sia di area ticinese che italiana. Tra loro nomi celebri della storia dell’arte quali Giacomo Balla, Giovanni Boldini, Telemaco Signorini, Mosè Bianchi, Eliseo Sala, Vincenzo Cabianca, Bernardino Pasta, Spartaco Vela, Filippo Franzoni, Adolfo Feragutti Visconti, Luigi Rossi, Vittorio Matteo Corcos e molti altri.

Periodo espositivo
19.10.2025 – 22.02.2026

Orari
Martedì–venerdì
9.00–12.00 / 14.00–17.00
Sabato–domenica e festivi
10.00–12.00 /14.00–18.00

Chiuso il lunedì.

Aperture speciali
sabato 1. novembre
lunedì 8 dicembre
venerdÌ 26 dicembre
giovedì 1. gennaio
martedì 6 gennaio

Chiusure
24, 25 e 31 dicembre

Entrata
intero: CHF 10.-
ridotto: CHF 8.-
scuole, ragazzi fino a 16 anni: Gratuito

MAGGIORI INFO

📷 Eliseo Sala, Ritratto di Carlo Silvestri, 1850, Galleria d’Arte Moderna, Milano (dettaglio)