SOPHIA LOREN: IL MITO DELLA BELLEZZA DISEGNATO CON LA LUCE

Mostra a cura di Francesco Casetti, Angela Madesani e Nicoletta Ossanna Cavadini.
La mostra Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce si inserisce nel filone che il m.a.x. museo dedica periodicamente alla fotografia. L’esposizione ripercorre, attraverso il concetto di “disegnare con la luce”, le immagini più iconiche che colgono Sophia Loren in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca. La mostra si coniuga perfettamente con il tema guida del Centro Culturale Chiasso per il 2025-2026, la pulchritudo, intesa nella più ampia accezione del termine, ossia come espressione dell’armonia tra corpo e spirito.
Al m.a.x. museo saranno esposte fotografie vintage e reprint, secondo un criterio tematico-cronologico, avendo sempre quale comune denominatore il tema scelto: complessivamente, circa trecento immagini che abbracciano sessant’anni di vita di Sophia Loren e restituiscono al visitatore le emozioni più profonde che la grande diva ha saputo suscitare, sia nei film (oltre un centinaio) sia nella vita.
Nata a Roma e cresciuta a Pozzuoli (Napoli), Sophia Loren ha scelto di vivere in Svizzera, a Ginevra: l’esposizione vuole valorizzare questa doppia appartenenza, creando un ponte culturale fra Svizzera e Italia. L’evento espositivo gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna e del Consolato Generale d’Italia a Lugano.
La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese con un ricco apparato iconografico che riporta tutte le immagini delle opere in mostra e con testi critici di studiosi di caratura internazionale, oltre agli apparati con la biografia dell’attrice.

Inaugurazione
Domenica 26 ottobre 2025, ore 18.00

Periodo espositivo
27.10.2025—08.03.2026

Orari 
martedì − domenica
10.00 − 12.00 / 14.00 − 18.00

Chiuso il lunedì.

MAGGIORI INFO

📷 Sophia Loren sul set de “La caduta dell’Impero Romano”, di Anthony Mann, 1964. Immagine di Pierluigi Praturlon (dettaglio)